Comune di Cattolica/Assessorato alla Cultura
Museo della Regina
storia, tecnica, arte
Museo della Regina, Cattolica, 13 dicembre 2015
ore 16.00
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2015 Anno Internazionale della luce
delle tecnologie basate sulla luce (http://www.light2015.org/) al fine di promuovere la conoscenza
delle tecnologie basate sulla luce per il miglioramento della qualità della vita e altresì promuovere
l’educazione tra i giovani in rapporto alle discipline tecnico-scientifiche, a quelle legate all’ambiente
e allo sviluppo sostenibile.
La necessità di un punto luminoso sulla costa ha richiesto la costruzione di manufatti visibili sia di
notte, attraverso la proiezione ottica di un fascio luminoso di particolare colore e frequenza, sia di
giorno, per mezzo della loro forma e caratteristica architettonica, che li rende punti cospicui
inconfondibili. Lo studio dei numerosi esempi presenti nel Mediterraneo rappresenta una continua
evoluzione tipologica e costruttiva che, dal faro di Alessandria ad oggi, ha segnato la storia
dell’architettura, del paesaggio e della civiltà umana.
I fari italiani, circa 200 quelli ancora attivi in gestione alla Marina Militare, costituiscono una risorsa
per il nostro patrimonio culturale; sono portatori di luce attraverso la loro immagine solida e
immateriale che si colloca proprio tra mare e cielo, talora guardiani dei viaggi per mare o prigionieri
dentro le ore scure dei marinai, ma anche presenza luminosa in ciascuno di noi quando ci si ritrova a
navigare tra fantasia e immaginazione sul ciglio di una costa.
Per comprenderne la loro natura architettonica e tecnologica, il Museo della Regina di Cattolica
promuove nel giorno di Santa Lucia, protettrice della vista e patrona della luce (il suo stesso nome
ricorda il termine latino lux, luce), una giornata in cui si terranno, a partire dalle ore 16.00, due
conferenze dedicate alla storia e alla tecnica dei fari, dall’antichità ai nostri giorni, affidate a
specialisti del settore. La prima riguarderà la storia e l’archeologia dei fari nel Mediterraneo
antico, a cura di Baldasarre Giardina (Archemilia s.a.s., Bologna), storico e archeologo esperto di
fari antichi, e di Stefano Medas (Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale, Venezia),
archeologo navale e storico della navigazione antica. La seconda conferenza avrà per tema i fari
nell’Adriatico di età moderna e sarà tenuta da Giuseppe Amoruso (Politecnico di Milano), autore
della collana L’Architettura dei fari italiani (Alinea Editrice), e da Piero Magnabosco, velista e
fondatore di Edizioni Magnamare – editoria per la nautica.
In occasione delle conferenze, verrà allestita un’esposizione di disegni e pubblicazioni sui Fari Italiani
a cura di Edizioni Magnamare (http://www.magnamare.com) e Intbau Italia - International Network
for Traditional Building, Architecture & Urbanism (intbauitalia.wix.com/intbauitalia).