Creato il 31 Gennaio 2014

Auguri Nonna Terza! La città di Cattolica festeggia l’eccezionale centenaria
Il Sindaco Piero Cecchini porta il saluto della città a questa nonnina da Guinness dei Primati

Spegnere 100 candeline è senza dubbio un traguardo incredibile: arrivare a questa età record in forma smagliante, come effettivamente è Nonna Terzina, rende il tutto ancor più eccezionale.
Il Sindaco di Cattolica Piero Cecchini, che questa mattina ha omaggiato la signora Terzina Colonna in Piccioni con un mazzo di rose, è rimasto sbalordito dalla forma fisica della cattolichina da record che lo ha accolto nella sua abitazione di Via Pantano, attorniata da diversi parenti tra cui i figli Umberto e Silvano, i due nipoti e la bis nipotina.
“Fino a due mesi fa Nonna Terza cucinava ancora i suoi piatti preferiti e cioè le tagliatelle con il sugo di lardo o il ragù – ha raccontato la nuora – poi ha avuto un piccolo incidente e non se l’è più sentita. Comunque è ancora molto attiva: guarda la tv, segue in particolare le trasmissioni che parlano di Papa Francesco, gioca a Scala40 e fa le parole crociate”. Un portento, insomma: questa nonnina sprint ha un aspetto veramente giovanile: “Le dottoresse dell’ospedale, un mese fa, mi hanno dato 80 anni” ci ha detto Nonna Terza che, tra una chiacchiera e l’altra, ci ha raccontato la sua vita, sempre contraddistinta dal lavoro: “Ho iniziato a pascolare le pecore a sei anni: alla mattina prima di andare a scuola, facevo anche sei km a piedi con il gregge. Poi tornavo, se c’era un pezzo di piada con la polenta facevo colazione, altrimenti aspettavo il pranzo che di solito consisteva in due “quadretti” con i fagioli”. Una vita sana, dunque, fatta di cibi semplici e sempre segnata dal lavoro: “crescendo ho continuato a pascolare le pecore, poi mi occupavo anche di una vitellina e lavoravo la canapa per fare il corredo. Una volta le lenzuola e le tovaglie non si compravano, ma si facevano “in casa”, lavorando la materia prima fino alla fine. Poi sono andata anche “a servizio” in grandi città come Pavia e Roma. A 28 anni, nel 1941, mi sono sposata con mio marito Cesare Piccioni e dopo tre anni ho avuto il primo figlio, poi il secondo” ci ha spiegato nonna Terzina che, ci tiene a specificare, mangia sempre a mezzogiorno e “bevo anche un bicchiere di vino a pranzo e uno a cena”, a riprova che una vita moderata e regolare è sicuramente un fattore importante che favorisce la longevità.